21 novembre 2013

L'irrefrenabile tentazione del copia/incolla

Condividete, diffondete, copiate, incollate.

Su Facebook è facile abboccare all'irrefrenabile tentazione del copia/incolla che fa scempio e abuso della credulità popolare. In questi anni ne sono girate di tutti i colori: notizie false, allarmistiche, razziste, fuorvianti. C'è chi ci sorride, c'è chi prova a combatterle, con scarsissimi risultati. Il guaio, però, è che in molti ci credono.

Fra le bufale più innocue ci sono quelle sulla privacy: messaggi che chiedono di fare una serie di operazioni sul profilo in nome di una maggiore riservatezza, ma che non hanno nessun effetto. La versione di novembre, aggiornata alla nuova brutta e disfunzionale organizzazione feisbucchiana, chiede agli utenti di deselezionare foto e giochi. L'effetto dell'operazione descritta in realtà, consente solo all'utente che lo fa di non vedere più le notifiche sui giochi e sulle foto dell'utente che si è selezionato. Tutto qua.

Gli effetti però a volte sono comici.

Come segnala il blog La Batusa stamattina ci è cascato il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi


Il sindaco di Piacenza, per quel poco che lo conosciamo, è una persona squisita, usa sempre toni pacati, è di una gentilezza e cortesia rare. Molti suoi concittadini quindi, stamattina, nel leggere una cosa di questo tipo si sono un po' allarmati: se una persona così mite - hanno pensato in molti sulle rive del grande fiume - si scaglia in maniera così decisa contro qualcosa, deve essere qualcosa di grave.

E invece no, amici piacentini, state tranquilli, non è niente di grave.

Il vostro sindaco è stato contagiato dall'irrefrenabile tentazione del copia/incolla, ma passerà.

Il sindaco però è un lavoro importantissimo e delicato, i social network sono uno straordinario strumento per comunicare con i propri concittadini. Minacciare di cancellarli non è propriamente una geniale strategia di comunicazione politica. Un po' d'attenzione in più non guasterebbe.