03 novembre 2015

L'Expo ci ha insegnato che abbiamo disimparato a ragionare

Tutti quelli che si sentono in dovere di esprimersi sul risultato dell'Expo, dai leader politici a chi ne parla al bar o sui social, si dividono in due categorie: quelli secondo i quali l'Expo è stato un successo clamoroso e quelli secondo i quali è stato un flop totale. E' chiaro che qualcuno dirà pure una di queste due cose per ragioni strumentali, ma io credo che la maggior parte di chi lo dice ci creda davvero.

Visto che di disamine su come sia andato veramente l'Expo ne avete lette e sentite anche troppe, vi risparmio la mia, che peraltro non sarebbe nemmeno approfondita o circostanziata.

Una delle cose che però ci ha insegnato l'Expo è che abbiamo disimparato a ragionare.

E' possibile che una cosa complessa come è stata l'Expo di Milano, con un miliardo di implicazioni, problemi, opportunità, contraddizioni, inchieste, relazioni possa essere liquidato così?

O un successo o un flop? 

Sostenendo, peraltro una posizione, in entrambi i casi, talmente assoluta da essere evidentemente inconciliabile con l'altra.