12 maggio 2014

Anche i preti potranno sposarsi. Forse

E' passata un po' troppo inosservata, secondo me, un'intervista pubblicata oggi a pagina 15 del Quotidiano nazionale (Nazione, Giorno e Resto del Carlino). Giovanni Panettiere, un giornalista molto in gamba e che conosce bene i meccanismi della Chiesa, ha intervistato Nunzio Galantino, il nuovo segretario generale della Cei. Un vescovo che è stato nominato in una delle posizioni più 'politiche' della Chiesa italiana, direttamente da papa Francesco. Si può supporre, quindi, anche da chi non conosce bene i meccanismi della Chiesa come noi, che si tratti di una persona che con il pontefice ha una certa vicinanza.

Panettiere chiede a monsignor Galantino cosa ne pensi dei "valori non negoziabili" quelli su cui La Cei ha impostato le sue battaglie negli ultimi anni.

"In passato ci siamo concentrati esclusivamente sul no all'aborto e all'eutanasia. Non può essere così, in mezzo c'è l'esistenza della vita che si sviluppa. Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il rosario fuori dalle cliniche che praticano l'interruzione della gravidanza, ma con quei giovani che sono contrari a questa pratica e lottano per la qualità delle persone, per il loro diritto alla salute, al lavoro".
E poi ancora gli si chiede cosa augura alla Chiesa italiana. E qui la risposta è ancora più clamorosa.

"Che si possa parlare di qualsiasi argomento, di preti sposati, di eucarestia ai divorziati, di omosessualità, senza tabù, partendo dal Vangelo e dando ragioni alle proprie posizioni".

 Ecco, siccome Galantino non è un prete di periferia, ma il segretario generale della Cei non mi sembrano dichiarazioni di poco conto.