27 marzo 2014

Contenti che non vi faranno più la multa sulle strisce blu?

La paradossale vicenda delle multe sulle strisce blu ha riportato a galla in maniera plastica una tendenza italianissima: le regole non contano mai in sé, ma solo come un qualcosa da temere in virtù di una sanzione.

Se la sanzione si può evitare, ridurre o contenere il senso della regola non è mai un ostacolo etico per evaderla.

Se una regola non ci piace o la riteniamo palesemente ingiusta (generalmente le regole servono per difendere i più deboli, ma visto che sono fatte dagli uomini ce ne sono di palesemente ingiuste) non ci preoccupiamo mai di impegnarci per cambiarla, ma solo di trovare il modo per aggirarla.

Avere assicurata l'impunità per la violazione, benché parziale, di una regola come quella che si deve pagare per parcheggiare dentro le strisce blu è una piccola prevaricazione. Perché siamo fatti così: preferiamo un piccolo, magari inatteso, privilegio personale rispetto ad un ordine complessivo che ci impone dei doveri, ma ci assicura dei diritti. E in tanti, quanto hanno saputo che sulle strisce blu non si rischiavano le multe, sono stati molto soddisfatti.